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A che punto siamo con le CER?

Ce lo spiega Anna Castelli, socia dello studio Sani Zangrando, intervenuta al convegno di  Italia Solare dedicato alle comunità energetiche, che si è tenuto ad Ancona.

Secondo i dati diffusi dal GSE rispetto alla disciplina “transitoria” (dati aggiornati al 19 maggio 2025) in Italia si registrano 1.100 richieste di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso per una potenza di 130 MW (circa il 60% ammesso: le CER riconosciute sono 350, gli AUC 110, gli AID 183).

4.680 richieste di accesso al PNRR per una potenza complessiva di 420 MW (circa il 43% ammesso).

Le novità normative per le CER introdotte dal DL Bollette riguardano l’ampliamento dei soggetti che possono far parte delle CACER (tra cui associazioni non riconosciute e aziende territoriali per l’edilizia residenziale) e salvaguardia degli impianti entrati in esercizio entro 150 giorni dall’entrata in vigore del DM Cacer se realizzati per essere inseriti in CER (da dimostrare con idonea documentazione)

Il DM Mase del 16.05, invece introduce l’innalzamento a 50.000 abitanti per la richiesta del contributo PNRR e maggior flessibilità nei tempi di entrata in esercizio ai fini PNRR.

Le forme giuridiche maggiormente utilizzate, con evidenza dei pro e dei contro, sono l’ associazione, fondazione di partecipazione e società cooperativa.

Per approfondire il tema leggi la presentazione integrale e guarda il video dell’evento: https://youtu.be/9KquaBTdQBw?si=hkozZD_MF_2Vbm7j